domenica 3 dicembre 2017

My path to Pyeongchang 3 - Dania Obratov


Now let's know better the younger of the Obratov sisters, Dania.

I am Dania Obratov, 20 year old, student of economy and management, living in Split, Croatia.

My sport story actually starts a bit different than the usual ones.
When I was young, my first love was ballet.
I started dancing it when I was just 6 years old and for the next 10 years I was a ballet dancer in the Croatian national theater.

Of course, I was introduced to luge thanks to my older sister, Daria.
I was always looking up to her not just because she is my older sister, but also because, living together, she has shown me all the ups and downs life can bring to you.
Looking at Daria, I've understood that just the bravest of all can go through all the difficulties and keep on following their dreams.


So when I was 16 years old I told my parents I had to try luge.
As you can imagine, my family couldn't believe it: how could their youngest daughter, ballerina, decide to try something so dangerous and hard like luge?!?
Anyway, as always during my life, my family has supported me and encouraged me to try it..

It didn't take long to me to fall madly in love with luge and my life has totally changed!

I started training with the weightlifting team of Croatia, because we have no coaches for luge, so weightlifting was the only chance for me to get stronger and try to keep up with the others on start.
A funny fact on our path to turn us into stronger lugers is that 
in 2015 both my sister Daria and I became Croatian Weightlifting Champions and record holders in senior and junior categories.

Dania and Daria at the Opening Ceremony of 2017
Luge World Championships in Innsbruck



These past years have been a real roller coaster for someone coming from a small nation with no history in this sport.
I have to admit it was very hard, but also an amazing journey, with some great results as a 9th place in the Junior World Cup in Lillehammer, Norway, in 2015.


Veronica Ravenna and Dania









No matter what will happen, in any case I will always be thankful to my sister to have opened me a new world. A world of adrenaline sport, professional athletes, friendships from all over the world and, most important, a world in which my Olympic dreams can come true!






Adesso conosciamo meglio la più giovane delle sorelle Obratov, Dania.

Sono Dania Obratov, 20 anni, studentessa di economia e management, che vive a Spalato, in Croazia.

La mia storia sportiva, in realtà, è iniziata in modo un po' diverso rispetto al solito.
Quando ero piccola, il mio primo amore è stato il balletto. Ho iniziato a danzare quando avevo solo 6 anni e per i 10 anni successivi sono stata una ballerina del Teatro Nazionale Croato.

Naturalmente ho conosciuto lo slittino grazie a mia sorella maggiore, Daria.
Ho sempre guardato a lei non solo perché è la mia sorella maggiore, ma anche perché, vivendo insieme, mi ha mostrato tutti gli alti e bassi che la vita ti può portare.
Osservando Daria, ho capito che solo i più coraggiosi fra tutti possono passare attraverso tutte le difficoltà e continuare a seguire i loro sogni.

Così quando avevo 16 anni ho detto ai miei genitori che volevo ad ogni costo provare lo slittino.
Come potete immaginare, la mia famiglia non poteva crederci: come poteva la loro figlia più piccola, ballerina, decidere di provare qualcosa di così pericoloso e duro come lo slittino?!?Comunque, come sempre durante la mia vita, la mia famiglia mi ha supportata e mi ha incoraggiata a provare..
Non mi ci è voluto molto per innamorarmi follemente dello slittino e la mia vita è totalmente cambiata!


Ho iniziato ad allenarmi con la squadra di sollevamento pesi della Croazia, perché non abbiamo allenatori per lo slittino, quindi il sollevamento pesi è stata l'unica possibilità per me di diventare più forte e cercare di stare al passo con gli altri sulla partenza.
Un fatto curioso sul nostro cammino per trasformarci in slittiniste più forti è che nel 2015 sia mia sorella Daria sia io siamo diventate Campionesse Croate e primatiste nazionali di sollevamento pesi nelle categorie senior e junior.
Dania e Daria alla Cerimonia d'apertura
dei Mondiali 2017 di slittino a Innsbruck

Questi ultimi anni sono stati un vero e proprio ottovolante per qualcuno che proviene da una piccola nazione senza alcuna storia in questo sport. Devo ammettere che è stata dura, ma è anche stato un viaggio fantastico, durante il quale ho ottenuto alcuni grandi risultati, come un 9° posto nella Coppa del Mondo Junior a Lillehammer, in Norvegia, nel 2015. 

Veronica Ravenna e Dania




Non importa cosa succederà, in ogni caso sarò sempre grata a mia sorella per avermi aperto un nuovo mondo. Un mondo di sport adrenalinico, atleti professionali, amicizie da tutto il mondo e, cosa più importante, un mondo in cui i miei sogni olimpici possono diventare realtà!





paola castaldi & dania obratov

Photos: Dania Obratov and Veronica Ravenna

venerdì 1 dicembre 2017

My path to Pyeongchang 2 - Daria Obratov

A sporty girl from the south of Croatia became the first luger of her country. Let's discover her story. My name is Daria Obratov, I was born and raised in Split, Croatia.
I am 27 year old, I've got a master degree in law and in less than one year I will graduate at the University of Sport.
Daria in Split wearing her luge suit
I showed interest in sports from an early age. When I was five years old I started taking athletics and I spent the following six years participating in athletic events.

As I grew older I became quite tall and was advised by my coaches to take up handball. I approached this new challenge with a lot of passion and energy and in a very short time I showed extraordinary results. At the age of 14 I was officially invited to attend the Croatian national A handball team camp in Crikvenica, Croatia and was able to perform very well.

Unfortunately, in 2004 during a handball match I suffered a very bad knee injury. My injuries were extensive and it meant I could have never play handball again. I've undergone eight surgeries on my right knee. To help me with rehabilitation after surgery, I met Dr. Brozicevic, who recognized my passion for sport and competition. He understood that I had the dream to participate in the Olympics.
It was Dr. Brozicevic who suggested me to meet the Croatian bobsleigh team manager, Mr Ivan Sola. Based on my physical abilities, Mr Sola suggested me to try participating in the exciting sport of luge. So actually when i was 19 and half years old i started training for luge and became the first Croatian athlete in history who ever tried or competed in luge! For my first two seasons in luge I trained without a coach with my bobsleigh team and only for two weeks each season: one week in Igls and one week in Königssee. I took notes, paid attention and tried to learn from the others. After this I had the opportunity to collaborate with big teams, so thankfully to the FIL partner program I started to get better in luge and finally learnt how to slide.
My parents realized how important my dream is for me and they have supported me both emotionally and financially as much as they could. In the end me and my family fell in love with luge so much that currently also my little sister has started to practice luge!
The Obratov sisters
As a small nation without any history in luge, we have a lot of difficulties both from the economic point of view -since we live really far away from the closest track- but also with regard to the equipment and coaching. However, in the end, the biggest difficulty is that we started training for luge very late so, although I'm 27, my experience is not comparable to that of the athletes from other nations.
Now, almost eight seasons after, I am proud to have been able to race all around the world with the best lugers and to be really close to make my Olympic dream come true!
Dania and Daria in Pyeongchang
Una ragazza sportiva del sud della Croazia è diventata la prima slittinista del suo paese. Scopriamo la sua storia.
Mi chiamo Daria Obratov, sono nata e cresciuta a Spalato, in Croazia.
Ho 27 anni, ho una laurea magistrale in giurisprudenza e tra meno di un anno mi laureerò all'Università dello Sport.
Daria a Spalato mentre indossa la sua tuta da slittino
Ho mostrato interesse per lo sport fin da piccola. Quando avevo cinque anni ho iniziato a fare atletica e ho passato i seguenti sei anni a partecipare a gare.
Quando sono cresciuta, sono diventata abbastanza alta e i miei allenatori mi hanno consigliato di passare alla pallamano. Ho affrontato questa nuova sfida con molta passione ed energia e in brevissimo tempo ho mostrato risultati straordinari. All'età di 14 anni sono stata invitata ufficialmente a partecipare al campo della squadra nazionale di pallamano a Crikvenica, in Croazia, e sono riuscita a fare molto bene.

Sfortunatamente nel 2004, durante una partita di pallamano, ho subito un brutto infortunio al ginocchio. Le mie ferite erano ampie e questo significava che non avrei mai più potuto giocare a pallamano.

Mi sono sottoposta ad otto interventi chirurgici al ginocchio destro. Per aiutarmi nella riabilitazione dopo gli interventi chirurgici, ho incontrato il Dr. Brozicevic, che ha riconosciuto la mia passione per lo sport e la competizione. Egli ha capito, che avevo il sogno di partecipare alle Olimpiadi. Nel corso del tempo il dottor Brozicevic è diventato il mio mentore e il mio confidente.
È stato il dottor Brozicevic a suggerirmi di incontrare il responsabile della squadra di bob croata, il signor Ivan Sola.
Sulla base delle mie capacità fisiche, il sig. Sola mi ha suggerito di provare a praticare l'emozionante sport dello slittino. Così, quando avevo 19 anni e mezzo ho iniziato ad allenarmi per lo slittino e sono diventata il primo atleta croato della storia ad aver provato o gareggiato nello slittino! Per le mie prime due stagioni nello slittino mi sono allenata senza allenatore, aggregandomi alla squadra croata di bob.. e solo per due settimane ogni stagione: una settimana a Igls e una settimana a Königssee. Presi appunti, prestai attenzione e cercai di imparare dagli altri. Successivamente ho avuto l'opportunità di collaborare con grandi team, quindi grazie al programma di partnership della FIL ho iniziato a migliorare e finalmente ho imparato a slittare. I miei genitori hanno capito quanto sia importante il mio sogno per me e mi hanno supportato il più possibile sia emotivamente che finanziariamente. Alla fine io e la mia famiglia ci siamo innamorati a tal punto dello slittino che attualmente anche la mia sorella minore ha iniziato a praticare lo slittino!
Le sorelle Obratov
Essendo una piccola nazione senza storia nello slittino, abbiamo molte difficoltà sia dal punto di vista economico -visto che viviamo molto lontano dalla pista più vicina-, ma anche per quanto riguarda l'equipaggiamento e il coaching.
Però, alla fine, la difficoltà maggiore è che abbiamo cominciato ad allenarci nello slittino molto tardi quindi, anche se ora ho 27 anni, la mia esperienza non è paragonabile a quella degli atleti di altre nazioni.
Ora, quasi otto stagioni dopo, sono orgogliosa di aver potuto correre in tutto il mondo con i migliori slittinisti e di essere davvero vicina a realizzare il mio sogno olimpico!
Dania e Daria a Pyeongchang
paola castaldi & daria obratov Photos: Daria & Dania Obratov

giovedì 30 novembre 2017

My path to Pyeongchang 1 - Veronica Ravenna

Italian name, Argentine nationality and Canadian residency, let's know better together Veronica Ravenna, who is participating in the luge World Cup and hopes to qualify for the 23rd Winter Olympics in Pyeongchang 2018.

Here it is the story of how she discovered luge.



I was born in 1998 in Buenos Aires, Argentina and when I was 6 years old my family moved to Whistler, Canada. I had always done sports here and there but nothing really stuck until my class took a field trip that changed the course of my life.
Whistler was fortunate enough to have the 2010 Olympics meaning a luge track was build practically in my back yard. In 2009 my grade 6 teacher planned a trip to the Whistler Sliding Center where we got to learn all about luge and took a few runs down. From the first run I was in love. All the other kids were screaming and closing their eyes, in both excitement and fear but not me. As soon as I got home I told my parents I found a sport I loved and later that week I started training in Whistler.
I spent the next few years training and eventually on the Provincial team trying out for the National team. Everything seemed perfect until when the last training before the selection races I broke my collarbone leaving me out of the team. This was a crucial year for me as I was a senior in high school and had to make the choice between luge or university, even though I was out of the Canadian team, for good I knew my journey wasn't over.
At that point, we received a call from the Argentine Luge Federation, who invited me to compete for them! They offered me to fly to Norway by the end of the week and meet my new team! I am so fortunate to have the best father in the world who tried to do all that possible in every way and three days later we hopped on a plane and flew out to Lillehammer. I left my old team behind, ready for a new adventure. Having never slid outside of North America, let alone with a coach, a team and a sled I did not know, I was pretty nervous.
Jorge and Veronica Ravenna
As my first Junior Wold Cup approached I realized the amazing technical support my old team had given me: I went from racing on a Ferrari to racing on a Ford, but the outcomes weren't on my mind. My first race took place in Oberhof, Germany. Not sure how these races worked or who I was racing against, I made a goal for myself to just finish both runs. After my first run I was 13th and very impressed. I went down for my second run and everyone was coming up to me congratulating me and asking my father who I was. I had no idea what was going on until my coach told me I had finished in 6th place. sandwiched around some of the strongest nations!
Later that season I managed a 4th place finish and headed back home.

Argentina's team at YOG 2016. Photo credit Rodrigo Murtagh




Two years ago I qualified for the Youth Olympic Games and got to represent Argentina.. something I never thought would have been possible!






Nome italiano, nazionalità argentina e residenza canadese, conosciamo insieme Veronica Ravenna, che sta partecipando alla Coppa del Mondo di slittino e spera di qualificarsi per i 23i Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang 2018.

Ecco il racconto di come ha scoperto lo slittino.

Sono nata nel 1998 a Buenos Aires, in Argentina, e quando avevo 6 anni la mia famiglia si è trasferita a Whistler, in Canada. 
Ho sempre fatto sport qui e là, ma senza portarne avanti nessuno, fino a quando la mia classe ha fatto un'escursione, che ha cambiato il corso della mia vita.

Whistler è stata così fortunato da ospitare le Olimpiadi del 2010 e ciò ha fatto sì che una pista da slittino sia stata costruita praticamente nel cortile di casa mia.
Nel 2009 il mio insegnante del sesto anno ha programmato una gita al Whistler Sliding Center, dove abbiamo avuto modo di imparare tutto sullo slittino e fare qualche discesa. Sin dalla prima run mi sono innamorata. Tutti gli altri bambini urlavano e chiudevano gli occhi, sia per l'eccitazione sia per la paura, ma non io. Appena sono tornata a casa ho detto ai miei genitori, che avevo trovato uno sport che amavo e alcuni giorni dopo, in quella stessa settimana, ho iniziato ad allenarmi a Whistler.

Ho trascorso gli anni successivi allenandomi nella squadra provinciale, con l'obiettivo di provare ad entrare nella squadra nazionale canadese. Tutto sembrava perfetto fino a quando, durante l'ultimo allenamento prima delle gare di selezione, mi sono rotta la clavicola e sono rimasta fuori dalla squadra.
Quello era un anno cruciale per me, visto che ero all'ultimo anno delle superiori e dovevo scegliere tra lo slittino e l'università. Anche se ero fuori dalla squadra canadese, per fortuna sapevo che il mio percorso non si sarebbe arrestato lì.

A quel punto, abbiamo ricevuto una chiamata dalla Federazione Argentina di Slittino, che mi invitava a correre per loro! Mi hanno proposto di volare in Norvegia entro la fine della settimana e di incontrare la mia nuova squadra!
Sono così fortunata da avere il miglior padre del mondo, che ha cercato di rendere tutto questo possibile in ogni modo e tre giorni dopo siamo saliti insieme su un aereo e siamo partiti per Lillehammer.
Mi sono lasciata la mia vecchia squadra alle spalle, pronta per una nuova avventura.
Non avendo mai slittato fuori dal Nord America, lasciata sola con un allenatore, una squadra ed una slitta, che non conoscevo, ero abbastanza nervosa.
Jorge and Veronica Ravenna
All'avvicinarsi della mia prima Coppa del Mondo Junior, mi sono resa conto dello straordinario supporto tecnico che mi aveva dato la mia vecchia squadra: ero passata da correre su una Ferrari a correre su una Ford, ma non ero interessata ai risultati.
La mia prima gara si è svolta a Oberhof, in Germania. Non sapendo come funzionavano queste gare o contro chi stavo gareggiando, il mio obiettivo era di finire le due manches. Dopo la mia prima run ero 13a e molto colpita da me stessa. Dopo che sono scesa nella seconda, tutti mi venenivano incontro congratulandosi con me e chiedendo a mio padre chi fossi. Non avevo idea di cosa stesse succedendo fino a quando il mio allenatore mi ha detto che avevo finito al sesto posto, in mezzo ad alcune delle nazioni più forti!
Argentina's team at YOG 2016.
Photo credit Rodrigo Murtagh

Più tardi in quella stagione ho ottenuto un 4 ° posto e sono tornata a casa.

Due anni fa mi sono qualificata per i Giochi Olimpici Giovanili e ho avuto modo di rappresentare l'Argentina.. una cosa che non avrei mai pensato sarebbe stata possibile!



paola castaldi & veronica ravenna

photos: veronica ravenna

"My path to Pyeongchang" project - Il progetto "Il mio cammino verso Pyeongchang"

In view of the Pyeongchang 2018 Winter Olympics, with some athletes from small national teams, we thought to tell you the path they are facing to qualify for the Olympics.
We'll start soon!
Stay tuned and keep following us!

In vista dei Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang 2018, con alcuni atleti di piccole squadre nazionali, abbiamo pensato di raccontarvi il percorso, che stanno affrontando per riuscire a qualificarsi per le Olimpiadi.
Cominceremo prestissimo! 
Restate sintonizzati e continuate a seguirci!



mercoledì 29 novembre 2017

Prima vittoria in Coppa del Mondo per Kevin Fischnaller - First World Cup victory for Kevin Fischnaller



Sabato scorso a Winterberg Kevin Fischnaller ha messo a segno la prima vittoria in Coppa del Mondo senior. Spenti i riflettori e le luci della ribalta, ci abbiamo fatto una chiacchierata.

Fast E Cool: Kevin, sabato hai vinto per la prima volta una gara di CdM senior. Ci racconti come l'hai vissuta: la prima manche in cui hai chiuso al primo posto, la lunga attesa fino alla tua seconda discesa..
Kevin Fischnaller: Sì, sabato ho vinto per la prima volta. Ho fatto due belle discese e sono anche stato fortunato con il numero di partenza nella prima manche.
Durante la prima run e nel tempo tra le due discese non sono stato così nervoso perché ho pensato che la pista sarebbe diventata più lenta verso la fine della seconda, ma poi mi sono reso conto che non lo era diventata così tanto.. A quel punto ho capito che avrei avuto una grande opportunità, ho dato tutto ed è andata bene!


F&C: Qual'è stato il primo pensiero quando hai capito di aver vinto?
K.F.: Subito quasi mi sembrava impossibile avere vinto davvero e ne sono stato molto felice.

F&C: Ormai ci conosciamo da quasi 10 anni. Quando ti ho incontrato la prima volta eri un ragazzino alto, ma piuttosto gracile. Come hai lavorato su te stesso per diventare quello che sei adesso?
K.F.: Negli ultimi dieci anni sono diventato molto più grosso, peso circa 20 kg in più. Ho lavorato sempre molto ed ho aumentato molto la mia massa muscolare. 

Finale della Coppa del Mondo Junior 2009/10 a Winterberg. Kevin, Dominik
e Patrick Rastner Foto: Günther Taschler




F&C: Negli anni hai avuto diversi preparatori atletici, quali ti hanno aiutato maggiormente e in che modo?K.F.: Ho lavorato con tanti allenatori: Lorenz Clara, Mattias Schnitzer ed anche Milan Guba. Penso di aver imparato molto da tutti e tre e che mi abbiano aiutato molto anche a migliorare la partenza.
Quest'anno abbiamo lavorato molto sul sollevamento pesi.
Adesso a Maranza abbiamo una nuova sala pesi annessa al pistino di spinta, in cui possiamo allenarci a migliorare la partenza e questo mi ha aiutato moltissimo.



Dominik e Kevin Fischnaller a Winterberg nel novembre 2016
F&C: La tua è una famiglia di slittinisti, ma come, ed eventualmente grazie a chi, hai cominciato a praticare questo sport?
K.F.: Sì, anche Hanspeter e Domi fanno slittino. Con Dominik ho provato la prima volta a Bressanone quando avevo circa 10 anni. Una mattina siamo andati giù con Paul Messner e abbiamo fatto alcune partenze sul ghiaccio. Così è cominciato tutto. Poi sono andato a Immst e Igls con Dominik, Ludwig Rieder e gli altri ragazzi. Ci allenavano Emil Lecner e Gerda Weissensteiner


F&C: A febbraio ci saranno le Olimpiadi a Pyeongchang, in Corea del Sud. Parlando con voi atleti, ho avuto l'impressione che ci vogliate andare tutti e da osservatori speriamo, che questa competizione interna alle singole Nazionali alzerà il livello della CdM. Che ne pensi?
Immagine satellitare della pista di Pyeongchang
K.F.: Certo, tutti vorremmo partecipare alle Olimpiadi, per questo, fino a Natale ci saranno le qualifiche. Ognuno sta dando il meglio e il fatto che si debba dare il massimo fa alzare il livello della CdM.. vedremo alla fine chi riuscirà ad andare. Con il risultato di Winterberg ho fatto tanti punti per qualificarmi alle Olimpiadi.

F&C: Personalmente trovo preoccupanti le tensioni politiche causate dalla Corea del Nord. Pyeongchang è a poche decine di chilometri dal confine tra le due Coree, ma non si è mai nemmeno sentito parlare della possibilità di spostare i Giochi Olimpici. Tu cosa ne pensi?K.F.: La Corea del Nord non è lontana, ma non sarebbe stato possibile spostare i Giochi.  Mentre si è a Pyeongchang non ci si rende conto del fatto che il confine sia a soli 30 Km. Tutto si svolge come nelle altre venues di gara.


On last Saturday, in Winterberg, Kevin Fischnaller scored his first victory in the senior World Cup. Turned off the spotlights, we made a chat with him.



Fast E Cool: Kevin, on Saturday you won for the first time a Senior WC race. Tell us how did you live it: the first run, in which you closed in first place, the long waiting until your second hit..
Kevin Fischnaller: Yes, on Saturday I won for the first time. I made two good runs and I've also been lucky with the starting number in the first manche.
During the first run and in the time between the two hits I was not so nervous because I thought the track would have turned slower towards the end of the second, but then I realized that it had not become so slow. At that point I understood I would have had a great opportunity, I gave it all and I made it well!

F&C: Which was the first thought when you realized you had won?
K.F.: Immediately, to have won seemed almost impossible and I was definitely very happy.

F&C: We know each other since almost 10 years. When I met you for the first time, you were a tall boy, but rather skinny. How did you work on yourself to become how you are now?
K.F.: Over the last ten years I have become much bigger, weighing about 20 kg more. I've always worked hard and I've increased a lot my muscle mass.



Junior WC Finals 2009/10 in Winterberg. Kevin, Dominik 
and Patrick Rastner Photo credit: Günther Taschler
F&C: Over the years you've had different athletic trainers, which of them has helped you the most and how?
K.F.: I worked with so many coaches: Lorenz Clara, Mattias Schnitzer and also Milan Guba. I think I've learned a lot from all of them and that they've helped me a lot to improve the start.
This year we have worked a lot on weightlifting.
Now in Maranza we have a new weightlifting room attached to the start track, where we can train to improve the start and this has helped me a lot.


Dominik and Kevin Fischnaller in
Winterberg in November 2016
F&C: Yours is a lugers family, but how, and possibly thanks to whom, did you start practicing this sport?
K.F.: Yes, even Hanspeter and Domi practice luge. When I was about 10 years old, I first tried with Dominik in Brixen. One morning we went down with Paul Messner and we made some starts on ice. So everything started. Then I went to Immst and Igls with Dominik, Ludwig Rieder and the other guys. Our coaches were Emil Lecner and Gerda Weissensteiner.

F&C: In February, there will be the Olympics in Pyeongchang, South Korea. By talking with you athletes I felt that you all want to go and as observers we hope that this domestic competition inside each National team will raise the level of the WC up. What do you think about it?
Satellite image of Pyeongchang's track
K.F.: Of course, we all would like to participate in the Olympics, so until Christmas there will be qualifications. Everyone is giving his best and the fact that we have to give the maximum raises the level of the WC up... we'll see in the end who will be able to go. With the result of Winterberg I made many points to qualify for the Olympics.
F&C: I personally find worrying the political tensions caused by North Korea. Pyeongchang is a few dozen miles from the border between the two Koreas, but the possibility of moving the Olympic Games has never been considered. What do you think about it?
K.F.: 
North Korea is not far away, but it wouldn't have been possible to move the Games. As you are in Pyeongchang, you don't realize that the border is only 30 km away. Everything takes place as in the others race venues.

paola castaldi

lunedì 28 agosto 2017

A Maranza prende il via la stagione olimpica - In Meransen kicks off the Olympic season

La presenza della squadra austriaca quasi al completo e di atleti americani, francesi e sloveni ha reso la 26a Gitschberg Start Cup una vera gara internazionale, ma i mattatori sono stati 2: Ivan Nagler tra gli junior e Ludwig Rieder tra i senior, che hanno messo a segno una doppietta vincendo sia il singolo sia il doppio. 


























Pur non essendosi piazzato tra i primi, il Campione del Mondo Wolfgang Kindl ha dato lustro all'evento. Siamo consapevoli del fatto che il suo punto di forza siano le ottime capacità di guida e siamo sicuri, che sarà grande protagonista anche nella stagione appena cominciata.




Interamente italiani i podi del singolo maschile: Ivan Nagler, Fabian Malleier e Lukas Gufler tra gli junior e Ludwig Rieder, Dominik Fischnaller e Patrick Rastner tra i senior. 4i Leon Felderer (J) e Kevin Fischnaller (S), 5° Emanuel RIeder (S).




Nelle competizioni femminili il gradino più alto del podio è stato conquistato dalla Francese Margot Boch tra le junior e dall'americana Emily Sweeney tra le senior, ma anche le azzurre si sono ben comportate: 2e Verena Hofer (J) e Sandra Robatscher (S), 3a Andrea Vötter (S), 4a Nina Zöggeler (J) e 5a Marion Oberhofer.










 "Da quest'anno abbiamo deciso di far gareggiare alcuni Junior nei gruppi sportivi militari" ci ha detto Davide Carrara, Maresciallo del Centro Sportivo Carabinieri - Selva di Val Gardena e Auronzo di Cadore. "Per quanto riguarda lo slittino, questo passo è in un certo senso un'ufficializzazione del vivaio, di cui ci occupiamo da anni, dal momento che lo staff della nazionale è composto quasi interamente da militari. Non si tratta di una garanzia di un futuro arruolamento, ma di una specie di opzione, di una manifestazione di interesse per gli atleti più meritevoli e che hanno già ottenuto risultati di prestigio. In questa stagione, quindi, il Campione Olimpico Junior 2016 Lukas Gufler correrà per il Centro Sportivo Carabinieri". Il compagno di doppio di Lukas, Felix Schwarz e Fabian Malleier gareggeranno per il Centro Sportivo Esercito.

La nuova stagione vedrà anche alcuni cambi di allenatore. A seguito della partenza per la Cina di Norbert Huber, nuovo allenatore degli atleti del Celeste Impero, suo fratello Willi è tornato a far parte dello staff della nazionale maggiore. A prendere il posto del più giovane dei fratelli Huber, sarà l'ex atleta austriaco Manuel Pfister. Era dagli anni '90 che un coach straniero non seguiva i nostri atleti.


The presence of the almost complete Austrian team and of American, French and Slovenian athletes made the 26th Gitschberg Start Cup a truly international race, but the there have been just 2 matadors: Ivan Nagler among the juniors and Ludwig Rieder among the seniors, who have scored a double win both in the single and in the double.














Although he did not place in the top spots, the World Champion Wolfgang Kindl gave luster to the event. We are aware of the fact that his strong point are the excellent driving skills and we are sure he will be one of the major players in the just started season.


Entirely Italian the podiums of men's single: Ivan Nagler, Fabian Malleier and Lukas Gufler among the junior and Ludwig Rieder, Dominik Fischnaller and Patrick Rastner among the seniors. 4th Leon Felderer (J) and Kevin Fischnaller (S), 5th Emanuel Rieder (S).














In women's competitions the highest step of the podium has been won by the French Margot Boch between the junior and by the American Emily Sweeney among the senior, but also the Italians have well behaved: 2nd Verena Hofer (J) and Sandra Robatscher (S), 3rd Andrea Vötter (S), 4th Nina Zöggeler (J) and 5th Marion Oberhofer.















"This year we have decided to include some junior in the military sports groups" told us Davide Carrara, Marshal of the Centro Sportivo Carabinieri - Selva di Val Gardena e Auronzo di Cadore. "As for luge, this step is in a sense the formalization of the youth sector, we are taking care since years, by the moment the national team's staff is made up almost entirely by militars. This is not a guarantee of a future enlistment, but it is a sort of option, a manifestation of interest to the most deserving athletes, who have already achieved prestige results. Therefore, in this season the 2016 Junior Olympic Champion Lukas Gufler will race for the Centro Sportivo Carabinieri." Lukas' partner in double, Felix Schwarz and Fabian Malleier will compete for the Centro Sportivo Esercito.



The new season will also see some coach changes. Following Norbert Huber's departure for China, as new trainer for the athletes from the Celeste Empire, his brother Willi returnes in the senior team's staff. To take the place of the younger of the Huber brothers, there will be the former Austrian athlete Manuel Pfister. It is since the 1990s that a foreign coach did not follow our athletes.


paola castaldi