giovedì 30 novembre 2017

My path to Pyeongchang 1 - Veronica Ravenna

Italian name, Argentine nationality and Canadian residency, let's know better together Veronica Ravenna, who is participating in the luge World Cup and hopes to qualify for the 23rd Winter Olympics in Pyeongchang 2018.

Here it is the story of how she discovered luge.



I was born in 1998 in Buenos Aires, Argentina and when I was 6 years old my family moved to Whistler, Canada. I had always done sports here and there but nothing really stuck until my class took a field trip that changed the course of my life.
Whistler was fortunate enough to have the 2010 Olympics meaning a luge track was build practically in my back yard. In 2009 my grade 6 teacher planned a trip to the Whistler Sliding Center where we got to learn all about luge and took a few runs down. From the first run I was in love. All the other kids were screaming and closing their eyes, in both excitement and fear but not me. As soon as I got home I told my parents I found a sport I loved and later that week I started training in Whistler.
I spent the next few years training and eventually on the Provincial team trying out for the National team. Everything seemed perfect until when the last training before the selection races I broke my collarbone leaving me out of the team. This was a crucial year for me as I was a senior in high school and had to make the choice between luge or university, even though I was out of the Canadian team, for good I knew my journey wasn't over.
At that point, we received a call from the Argentine Luge Federation, who invited me to compete for them! They offered me to fly to Norway by the end of the week and meet my new team! I am so fortunate to have the best father in the world who tried to do all that possible in every way and three days later we hopped on a plane and flew out to Lillehammer. I left my old team behind, ready for a new adventure. Having never slid outside of North America, let alone with a coach, a team and a sled I did not know, I was pretty nervous.
Jorge and Veronica Ravenna
As my first Junior Wold Cup approached I realized the amazing technical support my old team had given me: I went from racing on a Ferrari to racing on a Ford, but the outcomes weren't on my mind. My first race took place in Oberhof, Germany. Not sure how these races worked or who I was racing against, I made a goal for myself to just finish both runs. After my first run I was 13th and very impressed. I went down for my second run and everyone was coming up to me congratulating me and asking my father who I was. I had no idea what was going on until my coach told me I had finished in 6th place. sandwiched around some of the strongest nations!
Later that season I managed a 4th place finish and headed back home.

Argentina's team at YOG 2016. Photo credit Rodrigo Murtagh




Two years ago I qualified for the Youth Olympic Games and got to represent Argentina.. something I never thought would have been possible!






Nome italiano, nazionalità argentina e residenza canadese, conosciamo insieme Veronica Ravenna, che sta partecipando alla Coppa del Mondo di slittino e spera di qualificarsi per i 23i Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang 2018.

Ecco il racconto di come ha scoperto lo slittino.

Sono nata nel 1998 a Buenos Aires, in Argentina, e quando avevo 6 anni la mia famiglia si è trasferita a Whistler, in Canada. 
Ho sempre fatto sport qui e là, ma senza portarne avanti nessuno, fino a quando la mia classe ha fatto un'escursione, che ha cambiato il corso della mia vita.

Whistler è stata così fortunato da ospitare le Olimpiadi del 2010 e ciò ha fatto sì che una pista da slittino sia stata costruita praticamente nel cortile di casa mia.
Nel 2009 il mio insegnante del sesto anno ha programmato una gita al Whistler Sliding Center, dove abbiamo avuto modo di imparare tutto sullo slittino e fare qualche discesa. Sin dalla prima run mi sono innamorata. Tutti gli altri bambini urlavano e chiudevano gli occhi, sia per l'eccitazione sia per la paura, ma non io. Appena sono tornata a casa ho detto ai miei genitori, che avevo trovato uno sport che amavo e alcuni giorni dopo, in quella stessa settimana, ho iniziato ad allenarmi a Whistler.

Ho trascorso gli anni successivi allenandomi nella squadra provinciale, con l'obiettivo di provare ad entrare nella squadra nazionale canadese. Tutto sembrava perfetto fino a quando, durante l'ultimo allenamento prima delle gare di selezione, mi sono rotta la clavicola e sono rimasta fuori dalla squadra.
Quello era un anno cruciale per me, visto che ero all'ultimo anno delle superiori e dovevo scegliere tra lo slittino e l'università. Anche se ero fuori dalla squadra canadese, per fortuna sapevo che il mio percorso non si sarebbe arrestato lì.

A quel punto, abbiamo ricevuto una chiamata dalla Federazione Argentina di Slittino, che mi invitava a correre per loro! Mi hanno proposto di volare in Norvegia entro la fine della settimana e di incontrare la mia nuova squadra!
Sono così fortunata da avere il miglior padre del mondo, che ha cercato di rendere tutto questo possibile in ogni modo e tre giorni dopo siamo saliti insieme su un aereo e siamo partiti per Lillehammer.
Mi sono lasciata la mia vecchia squadra alle spalle, pronta per una nuova avventura.
Non avendo mai slittato fuori dal Nord America, lasciata sola con un allenatore, una squadra ed una slitta, che non conoscevo, ero abbastanza nervosa.
Jorge and Veronica Ravenna
All'avvicinarsi della mia prima Coppa del Mondo Junior, mi sono resa conto dello straordinario supporto tecnico che mi aveva dato la mia vecchia squadra: ero passata da correre su una Ferrari a correre su una Ford, ma non ero interessata ai risultati.
La mia prima gara si è svolta a Oberhof, in Germania. Non sapendo come funzionavano queste gare o contro chi stavo gareggiando, il mio obiettivo era di finire le due manches. Dopo la mia prima run ero 13a e molto colpita da me stessa. Dopo che sono scesa nella seconda, tutti mi venenivano incontro congratulandosi con me e chiedendo a mio padre chi fossi. Non avevo idea di cosa stesse succedendo fino a quando il mio allenatore mi ha detto che avevo finito al sesto posto, in mezzo ad alcune delle nazioni più forti!
Argentina's team at YOG 2016.
Photo credit Rodrigo Murtagh

Più tardi in quella stagione ho ottenuto un 4 ° posto e sono tornata a casa.

Due anni fa mi sono qualificata per i Giochi Olimpici Giovanili e ho avuto modo di rappresentare l'Argentina.. una cosa che non avrei mai pensato sarebbe stata possibile!



paola castaldi & veronica ravenna

photos: veronica ravenna

"My path to Pyeongchang" project - Il progetto "Il mio cammino verso Pyeongchang"

In view of the Pyeongchang 2018 Winter Olympics, with some athletes from small national teams, we thought to tell you the path they are facing to qualify for the Olympics.
We'll start soon!
Stay tuned and keep following us!

In vista dei Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang 2018, con alcuni atleti di piccole squadre nazionali, abbiamo pensato di raccontarvi il percorso, che stanno affrontando per riuscire a qualificarsi per le Olimpiadi.
Cominceremo prestissimo! 
Restate sintonizzati e continuate a seguirci!



mercoledì 29 novembre 2017

Prima vittoria in Coppa del Mondo per Kevin Fischnaller - First World Cup victory for Kevin Fischnaller



Sabato scorso a Winterberg Kevin Fischnaller ha messo a segno la prima vittoria in Coppa del Mondo senior. Spenti i riflettori e le luci della ribalta, ci abbiamo fatto una chiacchierata.

Fast E Cool: Kevin, sabato hai vinto per la prima volta una gara di CdM senior. Ci racconti come l'hai vissuta: la prima manche in cui hai chiuso al primo posto, la lunga attesa fino alla tua seconda discesa..
Kevin Fischnaller: Sì, sabato ho vinto per la prima volta. Ho fatto due belle discese e sono anche stato fortunato con il numero di partenza nella prima manche.
Durante la prima run e nel tempo tra le due discese non sono stato così nervoso perché ho pensato che la pista sarebbe diventata più lenta verso la fine della seconda, ma poi mi sono reso conto che non lo era diventata così tanto.. A quel punto ho capito che avrei avuto una grande opportunità, ho dato tutto ed è andata bene!


F&C: Qual'è stato il primo pensiero quando hai capito di aver vinto?
K.F.: Subito quasi mi sembrava impossibile avere vinto davvero e ne sono stato molto felice.

F&C: Ormai ci conosciamo da quasi 10 anni. Quando ti ho incontrato la prima volta eri un ragazzino alto, ma piuttosto gracile. Come hai lavorato su te stesso per diventare quello che sei adesso?
K.F.: Negli ultimi dieci anni sono diventato molto più grosso, peso circa 20 kg in più. Ho lavorato sempre molto ed ho aumentato molto la mia massa muscolare. 

Finale della Coppa del Mondo Junior 2009/10 a Winterberg. Kevin, Dominik
e Patrick Rastner Foto: Günther Taschler




F&C: Negli anni hai avuto diversi preparatori atletici, quali ti hanno aiutato maggiormente e in che modo?K.F.: Ho lavorato con tanti allenatori: Lorenz Clara, Mattias Schnitzer ed anche Milan Guba. Penso di aver imparato molto da tutti e tre e che mi abbiano aiutato molto anche a migliorare la partenza.
Quest'anno abbiamo lavorato molto sul sollevamento pesi.
Adesso a Maranza abbiamo una nuova sala pesi annessa al pistino di spinta, in cui possiamo allenarci a migliorare la partenza e questo mi ha aiutato moltissimo.



Dominik e Kevin Fischnaller a Winterberg nel novembre 2016
F&C: La tua è una famiglia di slittinisti, ma come, ed eventualmente grazie a chi, hai cominciato a praticare questo sport?
K.F.: Sì, anche Hanspeter e Domi fanno slittino. Con Dominik ho provato la prima volta a Bressanone quando avevo circa 10 anni. Una mattina siamo andati giù con Paul Messner e abbiamo fatto alcune partenze sul ghiaccio. Così è cominciato tutto. Poi sono andato a Immst e Igls con Dominik, Ludwig Rieder e gli altri ragazzi. Ci allenavano Emil Lecner e Gerda Weissensteiner


F&C: A febbraio ci saranno le Olimpiadi a Pyeongchang, in Corea del Sud. Parlando con voi atleti, ho avuto l'impressione che ci vogliate andare tutti e da osservatori speriamo, che questa competizione interna alle singole Nazionali alzerà il livello della CdM. Che ne pensi?
Immagine satellitare della pista di Pyeongchang
K.F.: Certo, tutti vorremmo partecipare alle Olimpiadi, per questo, fino a Natale ci saranno le qualifiche. Ognuno sta dando il meglio e il fatto che si debba dare il massimo fa alzare il livello della CdM.. vedremo alla fine chi riuscirà ad andare. Con il risultato di Winterberg ho fatto tanti punti per qualificarmi alle Olimpiadi.

F&C: Personalmente trovo preoccupanti le tensioni politiche causate dalla Corea del Nord. Pyeongchang è a poche decine di chilometri dal confine tra le due Coree, ma non si è mai nemmeno sentito parlare della possibilità di spostare i Giochi Olimpici. Tu cosa ne pensi?K.F.: La Corea del Nord non è lontana, ma non sarebbe stato possibile spostare i Giochi.  Mentre si è a Pyeongchang non ci si rende conto del fatto che il confine sia a soli 30 Km. Tutto si svolge come nelle altre venues di gara.


On last Saturday, in Winterberg, Kevin Fischnaller scored his first victory in the senior World Cup. Turned off the spotlights, we made a chat with him.



Fast E Cool: Kevin, on Saturday you won for the first time a Senior WC race. Tell us how did you live it: the first run, in which you closed in first place, the long waiting until your second hit..
Kevin Fischnaller: Yes, on Saturday I won for the first time. I made two good runs and I've also been lucky with the starting number in the first manche.
During the first run and in the time between the two hits I was not so nervous because I thought the track would have turned slower towards the end of the second, but then I realized that it had not become so slow. At that point I understood I would have had a great opportunity, I gave it all and I made it well!

F&C: Which was the first thought when you realized you had won?
K.F.: Immediately, to have won seemed almost impossible and I was definitely very happy.

F&C: We know each other since almost 10 years. When I met you for the first time, you were a tall boy, but rather skinny. How did you work on yourself to become how you are now?
K.F.: Over the last ten years I have become much bigger, weighing about 20 kg more. I've always worked hard and I've increased a lot my muscle mass.



Junior WC Finals 2009/10 in Winterberg. Kevin, Dominik 
and Patrick Rastner Photo credit: Günther Taschler
F&C: Over the years you've had different athletic trainers, which of them has helped you the most and how?
K.F.: I worked with so many coaches: Lorenz Clara, Mattias Schnitzer and also Milan Guba. I think I've learned a lot from all of them and that they've helped me a lot to improve the start.
This year we have worked a lot on weightlifting.
Now in Maranza we have a new weightlifting room attached to the start track, where we can train to improve the start and this has helped me a lot.


Dominik and Kevin Fischnaller in
Winterberg in November 2016
F&C: Yours is a lugers family, but how, and possibly thanks to whom, did you start practicing this sport?
K.F.: Yes, even Hanspeter and Domi practice luge. When I was about 10 years old, I first tried with Dominik in Brixen. One morning we went down with Paul Messner and we made some starts on ice. So everything started. Then I went to Immst and Igls with Dominik, Ludwig Rieder and the other guys. Our coaches were Emil Lecner and Gerda Weissensteiner.

F&C: In February, there will be the Olympics in Pyeongchang, South Korea. By talking with you athletes I felt that you all want to go and as observers we hope that this domestic competition inside each National team will raise the level of the WC up. What do you think about it?
Satellite image of Pyeongchang's track
K.F.: Of course, we all would like to participate in the Olympics, so until Christmas there will be qualifications. Everyone is giving his best and the fact that we have to give the maximum raises the level of the WC up... we'll see in the end who will be able to go. With the result of Winterberg I made many points to qualify for the Olympics.
F&C: I personally find worrying the political tensions caused by North Korea. Pyeongchang is a few dozen miles from the border between the two Koreas, but the possibility of moving the Olympic Games has never been considered. What do you think about it?
K.F.: 
North Korea is not far away, but it wouldn't have been possible to move the Games. As you are in Pyeongchang, you don't realize that the border is only 30 km away. Everything takes place as in the others race venues.

paola castaldi