Sono appena rientrata da Igls e come spesso mi succede quando assisto alle gare in loco, ho mille idee, mille pensieri ed emozioni che si accavallano e spintonano per uscire.
Probabilmente per molti sarà difficile capire, ma sono dell'idea che, per scrivere di slittino -e probabilmente di ogni altra cosa- bisognerebbe averlo vissuto direttamente almeno una volta per essere in grado di trasmettere ai lettori qualcosa più dei dati statistici che costituiscono la gran maggioranza degli articoli che leggo su questo sport.
Del fine settimana più che un racconto lineare mi restano degli highlights.
Viaggiare per ore per raggiungere il Tirolo e ritrovarsi sulla pista delle Olimpiadi del 1964 e del 1976, prima costruita per ospitare sia il bob, sia lo skeleton, sia lo slittino e modello per tutte quelle più recenti.
Vedere una Nations Cup con più di 30 nazioni coinvolte ed il pianto dirotto e inconsolabile di Sandra Robatscher, arrivata solo 22° e non qualificata su quella che per lei è quasi la pista di casa.
Assistere al tributo collettivo di tutti i presenti ad Armin Zöggeler, che tanti scommettono si ritirerà a fine stagione.
Capire ben presto che la Germania è sempre la Germania e sulle piste che le sono più congeniali continua ad essere un vera superpotenza capace di vincere in tutte 4 le discipline di Coppa del Mondo, lasciando solo il terzo gradino del podio a Dominik Fischnaller nel singolo uomini e la medesima piazza agli Austriaci Penz-Fischler nel doppio.
Avere, d'altro canto, la consolante impressione che, nella stagione olimpica di Sochi, le altre squadre ci siano eccome. L'Austria padrone di casa, oltre al risultato del già citato doppio, si piazza 5° nella competizione a squadre e fa arrivare nella stessa posizione i fratelli Linger e Nina Reithmayer nelle rispettive gare. Il Canada, piuttosto deludente nelle competizioni individuali, agguanta la piazza d'onore nella staffetta a squadre. L'Italia, oltre al secondo podio consecutivo di Dominik Fischnaller, che mantiene la testa della classifica generale in coabitazione con i tedeschi Loch e Möller, conquista il 3° posto nella Team Relay e sfiora il podio con Oberstolz - Gruber, 4° per 5 millesimi di secondo...meno di un battito di ciglia...e con Armin Zöggeler, 5° a soli 46 millesimi dal giovane connazionale non tanto per aver sfiorato la parete sinistra durante la seconda manche, ma perché questa traiettoria errata l'ha portato in un punto in cui la neve presente in pista ha rallentato la sua slitta. Gli Stati Uniti, che portano il sorprendente Mazdzer al suo miglior risultato in carriera davanti al maresciallo di Foiana e giunge 4° così come la squadra nel Team Relay.
Just back from Igls and, as frequently appens to me when I wach a competition on the venue, I've a thousand ideas, a thousend thoughts and emotions fighting to come out.
Just back from Igls and, as frequently appens to me when I wach a competition on the venue, I've a thousand ideas, a thousend thoughts and emotions fighting to come out.
Probably many won't understand, but my idea is that, to write about luge -or anything else- people would have to live it in loco at least one time to be able transmiting to the readers something more than statistic data, as the large majority of articles on this sport does.
Of last weekend remain me some highlights.
To travel for hours to reach Tirol and to arrive on the 1964 and 1976 Olympic Winter Games' track, the first made to host bobsleigh, luge and skeleton and prototipe for all the newer.
To watch a Nations Cup with more than 30 countries competing and the inconsolable tears of Sandra Robatscher, arrived only 22nd and not qualified on the one that she almost consider her home track.
To attend the collective tribute to Armin Zöggeler, that many are betting will close his career at the end of the season.
To understand that Germany is always Germany and on its more congenial tracks remains a real superpower able to win in all the four disciplines of the World Cup, leaving just the 3rd spot of the podium to Dominik Fischnaller in Men's single and the same position to the austrian double Penz-Fischler.
To have, on the other hand, the comforting impression that, in the Sochi Olympic season, the other teams are all right there. The hosting Austria, in addition to the result of the already mentioned double, finished 5th in the team competition and got the same position with the Linger brothers and Nina Reithmayer in their respective races. Canada, rather disappointing in the individual competitions, posted a second-place finish in the Team Relay. Italy, beyond the second consecutive podium of Dominik Fischnaller, which keeps the head of the overall standing in cohabitation with Germans Loch and Möller, placed 3rd in the Team Relay and finished close to the podium with Oberstolz - Gruber, 4th just 5 thousandths of a second ...less than a blink of an eye... and 5th with Armin Zöggeler, just 46 milliseconds from the younger teammate, not because he almost touched the left wall during the second run, but because this wrong trajectory brought him to a point where the snow in the track slowed his sleigh. The United States, that brought the surprising Mazdzer to his best career result arriving before the Marshal of Foiana and claiming the 4th position as well as the team in the Relay.
paola castaldi
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